Analisi Favoriti Freccia Vallone 2024: mancano i fenomeni e il pronostico è apertissimo – UAE con tante armi, ma Bilbao, Pidcock, Skjelmose e Teuns vogliono sfruttare l’occasione

Il Trittico delle Ardenne prosegue con la Freccia Vallone 2024. La Classica belga, che si svolgerà mercoledì 17 aprile, è come da tradizione l’appuntamento di mezzo fra la Amstel Gold Race e la Liegi-Bastogne-Liegi, e rappresenta una gara sempre molto sentita dai corridori. Il tema della competizione non si discosta molto dal passato, con il Mur de Huy a fare da giudice inappellabile in quanto all’assegnazione della vittoria e dei piazzamenti più importanti. Spazio quindi a corridori che vanno forte in salita e che hanno magari nelle gambe uno sforzo massimo di qualche minuto, che possa quindi permettere di fiaccare la resistenza degli avversari. Il pronostico è molto aperto, soprattutto per via dell’assenza dei vari fenomeni di questo periodo storico ciclistico: l’anno scorso vinse proprio uno di questi, Tadej Pogačar, la cui assenza lascerà quindi molto più spazio di manovra ai pretendenti al successo.

Albo d’oro recente Freccia Vallone

2023 POGAČAR Tadej
2022 TEUNS Dylan
2021 ALAPHILIPPE Julian
2020 HIRSCHI Marc
2019 ALAPHILIPPE Julian
2018 ALAPHILIPPE Julian
2017 VALVERDE Alejandro
2016 VALVERDE Alejandro
2015 VALVERDE Alejandro
2014 VALVERDE Alejandro
2013 MORENO Daniel

Analisi Favoriti Freccia Vallone 2024

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Come detto, non ci sono le stelle più luminose del firmamento attuale. Così, la rosa di pretendenti si compone di corridori dalle caratteristiche molto simili e la differenza potrebbe farla l’esplosività di un corridore come Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), che arriva peraltro ringalluzzito dopo il successo alla recente Amstel Gold Race. L’inglese sa produrre grandi accelerazioni, data anche l’abitudine al ciclocross, ma sa anche muoversi da lontano e potrebbe gestire a piacimento le varie situazioni tattiche che possono venirsi a creare lungo la gara. Un altro atleta che ha il morale alto e una buona gamba è lo svizzero Marc Hirschi (UAE Team Emirates), che questa corsa l’ha vinta nel 2020 e che vanta caratteristiche ideali per una gara di questo tipo. La formazione emiratina, peraltro, si presenta con una squadra, al solito, fortissima: Juan Ayuso non è nome trascurabile, ma non sembra al meglio, mentre Brandon McNulty, Finn Fisher-Black e Diego Ulissi hanno qualità che ben si sposano con questo percorso.

Parte con ottime credenziali Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), che nel 2023 fu superato solo da Tadej Pogačar e che arriva all’appuntamento forte di una primavera fin qui abbastanza positiva. Il danese sa prodursi in sforzi prolungati e ha dalla sua anche una squadra molto ben assortita, che conta anche Andrea Bagioli e Bauke Mollema, corridori da tenere sempre in conto. Chi è sembrato “scaldare la gamba” alla recente Amstel è stato Pello Bilbao, capitano di una Bahrain Victorious che finora non ha entusiasmato in stagione: il basco è corridore di fondo e di esperienza e potrebbe cogliere l’occasione giusta per lasciare un segno pesante, coordinando le mosse con uno scalatore di alto livello com’è il colombiano Santiago Buitrago, atleta che potrebbe anche provare a staccare tutti lungo l’ultima ascesa, trovando nel muro finale una perfetta rampa di lancio per le sue caratteristiche.

Un’altra squadra ad avere più di una valida opzione di vittoria è la Israel-Premier Tech. Il capitano sarà senza dubbio Dylan Teuns, che non vede l’ora di rifarsi dopo il secondo posto alla Amstel. Il belga ha già vinto questa corsa nel 2022 e sembra avere la gamba giusta, e l’esplosività, per riuscire a fare doppietta quest’anno. Al suo servizio ci saranno scalatori esperti come George Bennett, terzo al recente Giro d’Abruzzo, il 39enne Jakob Fuglsang e il britannico Stephen Williams, altro corridore dotato di una ottima esplosività per questi arrivi, come ha dimostrato ad inizio stagione, anche se nelle ultime apparizioni è apparso meno brillante. La Soudal-QuickStep invece punterà forte sul quarto classificato della Amstel 2024, Mauri Vansevenant. Il giovane belga è uno scalatore scattante e leggero che potrebbe fare faville su una salita come il Muro di Huy, pur non essendo molto esplosivo. Ad avere confidenza con le pendenze di questa ascesa è anche il suo connazionale e compagno di squadra Ilan Van Wilder, 14esimo alla Freccia dello scorso anno, così come potrebbe provare a farsi vedere il generoso Louis Vervaeke.

Chi sarà il capitano unico della sua formazione è senza dubbio Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike). Il belga forse non è dotato dell’esplosività necessaria per dominare questa corsa, ma alla Amstel ha dimostrato di essere in una condizione strepitosa. Il capitano dei gialloneri inoltre può già vantare un settimo e un 11esimo posto nelle sue ultime apparizioni alla Freccia Vallone e in salita domenica ha fatto vedere di essere fra i più pimpanti. Leader della sua formazione sarà anche il giovane francese Kévin Vauquelin. Il portacolori della Arkea-B&B Hotels, anche abbastanza veloce, è in un ottimo momento di forma e continua a stupire di gara in gara, al suo fianco ci sarà però anche il connazionale Clement Champoussin. Altre speranze francesi saranno Benoît Cosnefroy (Decathlon-Ag2r La Mondiale) e David Gaudu (Groupama-FDJ). Entrambi hanno recentemente vinto una corsa con arrivo in salita – Cosnefroy la Freccia del Brabante e Gaudu il Tour du Jura – ed entrambi sono dotato dello spunto per domare le pendenze di Huy.

La Groupama-FDJ sarà alla partenza di Charleroi con una selezione ricca di corridori molto pericolosi come Romain Gregoire, fresco vincitore di una tappa al Giro dei Paesi Baschi e il cui spunto veloce potrebbe rivelarsi molto prezioso, il campione francese Valentin Madouas e Quentin Pacher, rispettivamente sesto e ottavo alla Amstel Gold Race di quest’anno. La Dechathlon-Ag2r La Mondiale avrà invece da giocare anche la carta Paul Lapeira. Il giovane talento transalpino non finisce mai di stupire e dopo le tre vittorie in stagione ha chiuso quinto la Amstel di due giorni fa e potrebbe essere una buona alternativa a Cosnefroy. Chi cerca l’effetto sorpresa sarà anche la EF Education -EasyPost. Il team statunitense potrebbe cercare un attacco da lontano con il battagliero Ben Healy, nella corsa forse a lui meno adatta del Trittico, ma non escludiamo un colpo di classe dell’ecuadoriano Richard Carapaz, già nono qui nella stagione 2021, ma non bisogna neanche scartare l’ipotesi Archie Ryan, che sulla carta è quello con le caratteristiche più adatte, anche se forse ancora acerbo.

Tra gli scalatori più forti in startlist c’è sicuramente Aleksandr Vlasov. Il russo della Bora-hansgrohe arriva da un 2024 davvero consistente. Ha chiuso terzo la Volta Valenciana, quinto con vittoria di tappa la Parigi-Nizza e quarto la Volta Catalunya. Chissà se riuscirà a trovare il giusto tempismo sulla salita finale di questa classica belga. Un altro corridore che ha fatto un’ottima prima parte di stagione e potrebbe lottare per la vittoria domani è Maxim Van Gils (Lotto-Dstny). Il giovane belga è già arrivato terzo alla Faun Drome Classic e alla Strade Bianche, settimo alla Milano-Sanremo e più recentemente secondo al GP Indurain. Le pendenze del Muro di Huy si addicono alla sua esplosività e il team belga sarà totalmente ai suoi ordini. Stesso discorso per l’australiano Michael Matthews (Jayco-AlUla) un corridore veloce e resistente di altissimo livello arrivato ormai alla sua completa maturazione e che in queste settimane ha mostrato grande costanza e consistenza.

Altri corridori che potrebbero fare bene alla Freccia Vallone sono i baschi della Movistar Oier Lazkano e Alex Aranburu, entrambi molto adatti alle brevi salite, i due norvegesi della Uno-X Andreas Leknessund e Tobias Halland Johannessen, tatticamente complementari con il primo più offensivo e il secondo eventualmente per un arrivo a ranghi ristretti, ma anche la coppia della Alpecin-Deceuninck composta da Axel Laurance, vincitore di una tappa alla Volta a Catalunya e dotato di grande velocità sugli strappi, e Quinten Hermans, vincitore di tappa ai Paesi Baschi e sesto alla Freccia del Brabante.

Non escludiamo poi un buon piazzamento del tridente italiano della Astana Qazaqstan formato da Simone Velasco, Samuele Battistella e Christian Scaroni. Tre anche i forti corridori su cui scommette la Cofidis: Ion Izagirre, Jesùs Herrada e Guillaume Martin, corridori che proveranno a far valere la capacità in salita, anche se nessuno dei tre ha mai chiuso la corsa neanche fra i primi dieci, dimostrazione che necessitano di uno scenario diverso per poter lasciare il segno. Tra i possibili outsider citiamo anche Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty), Kevin Vermaerke (dsm-firmenich) e Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling), che tuttavia sembrano dover necessariamente provare ad anticipare per poter riuscire a lasciare il segno. Nella mischia proveranno a farsi trovare anche Jordan Jegat (TotalEnergies), autore di buone prove recentemente nel calendario nazionale, un Francesco Busatto (Intermarché-Wanty) in cerca di esperienza e l’emergente Roger Adrià (Bora-hansgrohe).

Borsino dei Favoriti Freccia Vallone 2024

***** Tom Pidcock
**** Marc Hirschi, Mattias Skjelmose
*** Santiago Buitrago, Dylan Teuns, Kévin Vauquelin
** Tiesj Benoot, Benoît Cosnefroy, David Gaudu, Aleksandr Vlasov
* Pello Bilbao, Ben Healy, Paul Lapeira, Maxim van Gils, Ilan van Wilder

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2 Commenti

  1. Ma perché avete scritto che Ayuso non è al meglio..2 settimane fa ha vinto il giro dei paesi baschi e ha fatto vedere un’ ottima condizione..
    Gli è successo qualcosa nel frattempo?

    1. Ciao Francesco, alla Amstel ha perso contatto presto, prima che iniziassero gli scatti. Poi è rientrato, ma non è sembrato un segnale molto incoraggiante. Ovviamente, potrebbe anche essere stata solamente una giornata no

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